I vantaggi del federalismo - 10 motivi per cui dobbiamo adottare un governo federale

Nessuna economia europea può fronteggiare lo strapotere di BRICS e MINT; serve un’istituzione sovranazionazionale per dar loro una seria risposta. Bisogna uscire dalla logica politico-commerciale ristretta alla sola nazione, rendendoci conto che viviamo in un mondo multipolare e globalizzato. La sovranità nazionale non riesce a risolvere i problemi dei cittadini, perchè ormai è necessaria una risposta internazionale per molte questioni.
In Europa ci sono 26 milioni di giovani disoccupati. Senza potere decisionale (cioè un’istituzione che possa governare seriamente, che non si infanghi fra Commissione e Parlamento) non si risolverà nulla. Fra l’altro, i giovani crescono sempre più in un’ottica europea (vedi Erasmus), quindi una risposta nazionale non è più sufficiente.
Si creerebbe un vero mercato comune. Pensiamo a Ford ed Agnelli, 150 anni fa: il primo non era più intelligente del secondo, ma disponeva di un mercato (quello statunitense) 100 volte più ampio di quello italiano. Di solito vale l'equazione "più domanda = più profitti", se si gesticono adeguatamente i costi di produzione. Inoltre, è più facile differenziare i propri prodotti, così da mettersi al riparo dalla fine di una moda.
Il principio di sussidiarietà, cardine di ogni sistema federale, afferma che si deve impiegare il livello di potere più basso possibile per risolvere un problema, perchè più l’istituzione è vicina ai cittadini e più conosce i loro veri problemi, e meglio li risolve. Ad esempio, una strada comunale non verrà rifatta dalla regione, ma dal comune; decisioni in materie più ampie (tipo ambiente, energia, macroeconomia, etc) verranno prese dalla comunità sovranazionale (non certo dal comune o dalla provincia). Questo è il motivo per cui il governo federale è il governo più vicino ai cittadini.
Gli USA hanno il 27% del Fondo Monetario Internazionale (dunque sono gli azionisti di maggioranza); l’Europa, se fosse unita, ne controllerebbe il 37%, diventando la maggiore potenza all’interno dell’FMI. In questo modo potrebbe lanciare delle riforme economiche che andrebbero a nostro favore, invece che lasciare che gli statunitensi dettino legge.
Il gas viene importato quasi totalmente dalla Russia, che fa dei prezzi diversi a ciascun paese europeo. Questi, diciamocelo chiaramente, vengono determinati dalla simpatia della Russia verso lo stato importatore: ad esempio, la Germania e la Francia pagano poco, mentre la Bielorussia (che è molto più vicina, perciò i costi di gestione contano pochissimo) è nella fascia di prezzo più alta. Se fossimo una federazione potremmo chiedere uno ore alla Russia il nostro prezzo COMUNE (che sarebbe generalmente più basso, acquistandolo “in stock”) e le impediremmo di fare il bello e il cattivo tempo, minacciandoci continuamente di tagliarci i rifornimenti. Del resto, la Russia non è l’unico paese al mondo a produrre gas.
Uno dei motivi per cui gli USA sono usciti dalla crisi è che la Federal Reserve ha stampato moneta. Da noi, l’unica politica comunitaria è stata l’austerity. Del resto, cosa potremmo pretendere senza una politica fiscale comune (necessaria e presente in ogni stato federale).
Se noi avessimo una vera politica comunitaria, la gente potrebbe davvero raccogliere i frutti che l’Europa può potenzialmente produrre. Invece ogni campagna elettorale per le Europee è un test di prova per le Nazionali (in particolar modo in Italia). Ciò non cambierà finchè l’Europa sarà composta da 28 capi di stato di costituency nazionale (cioè la Commissione).
Organizzazione della Difesa comune: potremmo tranquillamente dire la nostra negli scenari internazionali tipo Ucraina o Medio Oriente, senza lasciare campo aperto ai litigi russo-statunitensi. Inoltre, non dipenderemmo più dagli americani (almeno militarmente), potendoci schierare come potenza europea invece che nazionale. L’esercito europeo conterebbe 2 milioni di unità, ma ne verrebbero usate solo 600.000, perchè l’esercito perfetto, secondo recenti studi, ha queste dimensioni. Inoltre, un esercito comune (leggi “federale”) avrebbe anche una notevole deployability, ossia una grande velocità nello schierarsi rapidamente in caso di bisogno. Basti pensare che l’attuale deployability europea, con tutti gli stati nazionali che vanno per conto loro, è un misero 3% dell’intero esercito, contro il 16% degli USA. Le forze locali, come Carabinieri, Polizia etc., verrebbero mantenute (perchè sono, appunto, forze locali).
In Europa abbiamo moltissimi progetti concorrenti fra vari stati; ad esempio, abbiamo 3 diversi caccia (Eurofighter, Tornado e Rafale). Negli Stati Uniti, invece, c’è un solo progetto, che è il riferimento per tecnologia, potenza e maneggevolezza in tutto il mondo. Una politica comune determinerebbe un migliore sviluppo tecnologico di ogni progetto, visto che gli stati collaborerebbero fra di loro. È meglio un progetto che funziona bene che tre che non competono con altri progetti internazionali.
Se date un'occhiata al mappamondo e conoscete i sistemi di governo di alcuni paesi, scoprirete che i più potenti sono stati federali: Germania, USA, Canada, Australia, Brasile, India, Austria, Svizzera, Russia. Credo che sia evidente che il federalismo, con il suo motto "in diversitate concordia", sia il sistema più adatto a controllare i processi della globalizzazione, che non può essere arrestata in alcun modo. Ma invece che provare a fermare un fiume in piena potremmo incanalarlo verso i nostri obiettivi, sfruttandone l'energia dirompente. La scelta sta a noi!