"Europa più unita per le sfide globali"

Europa, come esserci e per che cosa? L'interrogativo pressa società e politica italiane in un momento in cui al bisogno di Europa (per dare qualità al rinnovamento, garantire la stabilità economica, far fronte a immigrazione da Africa e Medio Oriente) si contrappone il fastidio contro l'Europa alimentato dai populismi che imperversano nel continente. Alla riemersione dei nazionalismi guarda con preoccupazione il Movimento federalista europeo - Mfe, associazione limitata di numeri lungo tutta la sua esistenza, ma ricca di presenza ideale e fertile di risorse propositive. La sezione vicentina, presieduta da Fabio Pietribiasi, organizza un convegno per guardare dentro e fuori i confini dell'Unione. Titolo: "L'Europa, l'Est e il Mediterraneo tra esigenze di sicurezza ed opportunità di sviluppo". L'appuntamento - in collaborazione con la Camera di commercio e con l'Associazione Europea per la democrazia locale - emanazione del Consiglio d'Éuropa - è per oggi alle 17 nella sede universitaria di viale Margherita 87. Osserva Pietribiasi, a.nticipando i temi dell'incontro, che <<i paesi europei si trovano oggi di fronte a pericoli, che credevano definitivamente scongiurati dopo 70 anni di pace e prosperità: i focolai di guerra ai confini orientali, le minacce delìo Stato islamico, gli attacchi terroristici nelle capitali, la pressione di ondate migratorie incontrolìabili, in aggiunta alle sfide dell'economia globalizzato>. La risposta secondo il Mfe, è <proseguire sulla strada dell'integrazione federale». Serve più Unione, dirà il convegno, non solo per difendere la moneta unica, riformare le istituzioni e aprire spazi di partecipazione, ma anche, come anticipa Pietribiasi, <per dotarsi con urgenza di una politica estera e di sicurezza unitaria e coraggiosa verso I'Est e nel Mediterraneo». Da una parte, e cioè in Ucraina, «le rivolte di piazza hanno reclamato una diversa prospettiva per il Paese e nello stesso tempo aperto una partita diplomatica, che ha al suo centro la ridefinizione delle relazioni est-ovest>>. Dall'altra, nel Mediterraneo, dopo le aspettative suscitate dalle primavere arabe, <<continua una drammatica fase di instabilità cui si potrà rimediare solo con un forte impegno politico dell'Ue». Dopo un saluto di Riccardo Fiorentini, direttore del polo scientifico-didattico "Studi sull'Impresa", i lavori - moderati dal presidente nazionale del Mfe Giorgio Anselmi - prevedono relazioni di Lucio Levi docente a Torino, Carlo Cabigiosu generale ex-comardante del Vertice Interforze e di Diego Rebesco della Camera di Commercio.
Antonio Trentin,
Giornale di Vicenza